domenica 28 marzo 2010

a te massimo;


Se un uomo potesse nell'età della ragione rammentare l'ardore di un sol bacio materno, non potrebbe avere il coraggio di commettere la più piccola ingiustizia verso chi lo ha baciato in quel modo.....

venerdì 26 marzo 2010

criticare se stessi..




Mi sento molto critica verso me stessa. Dopo aver incontrato qualcuno, penso sempre a cosa ho detto e cosa avrei dovuto dire.

Questa è una cattiva abitudine. La consapevolezza di sé è un fatto positivo, ma il criticare se stessi non lo è, perché non è mai a proposito. Ti critichi quando il momento è già passato. La consapevolezza è nel presente, mentre la critica riguarda il passato. Ma non puoi disfare il passato, né puoi rifarlo. È finito, è finito per sempre; non c’è nulla che si possa fare. È stupido sprecare anche solo un istante a pensarci, perché quando ci pensi, non fai altro che sprecare anche il momento presente, ripetere lo stesso errore. Sii consapevole di tutto – relazioni, lavoro, meditazione… di tutto.
Sii consapevole quando una cosa è presente, mentre accade, e non essere mai critico. In quel momento di consapevolezza, qualcosa può essere trasformato. Se sei sveglio, ci sono tante cose che non puoi fare; ne farai invece delle altre. Se sei consapevole, non potrai commettere gli errori che poi critichi. La consapevolezza non è qualcosa che ti dia la possibilità di pentirti. Una persona consapevole non si pente mai; tutto ciò che non ha fatto, non ha fatto. Non serve compiangersi, criticarsi, piangersi addosso – queste sono tutte malattie. Quindi non criticare.
È un ‘trip’ dell’ego. Fai qualcosa, e poi nella tua mente cerchi di migliorarla. Ma questo mostra solamente che hai fatto qualcosa che è al di sotto dell’immagine creata dal tuo ego. Ti sei arrabbiato, mentre pensavi di essere una brava persona, una che non si arrabbia mai – ma ora ti sei arrabbiato. Più tardi ti accorgi che l’immagine che hai di te stesso è scaduta. Cosa puoi fare ora? Ai tuoi stessi occhi ti senti condannato.
Come potrai più mostrare la tua faccia in giro? Avevi detto a destra e a manca di essere una brava persona, una che non si arrabbia mai, e cose del genere. Ora che fare di tutta la pubblicità che ti eri fatto? Non puoi proprio dire di essere arrabbiato o avido o tirchio. C’è solo una possibilità: ti tiri su dalle stringhe delle scarpe, ti raddrizzi a forza, ti penti. Affermi: “Ho fatto una cosa sbagliata, qualcosa che non avrei dovuto fare. Avrei dovuto fare qualcos’altro”. Stai ritoccando la tua immagine, stai dicendo: “Va bene, magari mi sono arrabbiato, ma è stato solo l’errore di un momento. Me ne pento. Guarda, ho le lacrime agli occhi. Non sono così cattivo, dopotutto”. Puoi persino andare dalla persona con cui ti eri arrabbiato e chiederle perdono – ma anche questo è un ‘trip’ dell’ego. Ti sentirai di nuovo bene - sei davvero un brav’uomo! Hai conservato la tua rispettabilità. L’immagine che avevi di te si è riaffermata.
Se senti veramente che la rabbia era sbagliata, dimenticati del passato. È quando la rabbia è presente che devi rimanere sveglio. Quello è pentimento vero. Resta sveglio. Non dico di non chiedere mai perdono a qualcuno. Fallo pure, ma non perché sei pentito. Non scusarti per la tua rabbia ma per la tua inconsapevolezza. Riesci a comprendere la differenza?
Se ti sei arrabbiato, vai dalla persona e dille: “Ero inconsapevole. Mi sono comportato da sciocco, da ubriaco. Ero incosciente, come drogato. Ho fatto qualcosa, ma in effetti non c’ero”. Chiedi scusa per la tua inconsapevolezza, non per la rabbia. E ricorda che l’inconsapevolezza, non la rabbia, è il problema reale.
La prossima volta sii più consapevole. Che sia rabbia, odio, gelosia, possessività, le cose sono mille… ma la malattia vera è solo una: l’inconsapevolezza. Sono tutte facce dello stesso fenomeno. Se cerchi di cambiare questi problemi, non potrai mai farcela, perché sono milioni.

giovedì 25 marzo 2010

"Chi fa' cio' che ama e' come un re"




"Chi fa' cio' che ama e' come un re"

"L'amore e' la grande legge della vita. E' l'inizio e la fine di ogni cosa. Se il tuo cuore non e' nel tuo lavoro, se il tuo lavoro non e' nel tuo cuore, ti opponi a questa grande legge.
Ai miei occhi chi fa' cio' che ama e ama cio' che fa' e' pari ad un re, e, foss'anche un modesto artigiano o un semplice operaio, per me il suo posto nella gerarchia umana e' comunque piu' in alto del grande uomo d'affari dominato dall'astio, dall'avidita' e dalla rivalita'..."

"Ogni giorno che passi senza amare cio' che fai... e' un giorno perduto... che non tornera' mai piu'"

"Non bisogna prendere troppo sul serio la vita, ma non bisogna neppure credere che per fare cio' che vogliamo fare disponiamo di un tempo infinito.
La vita, come la salute, e' il dono piu' prezioso e il piu' sottovalutato. Ci si rende conto del suo valore solo al momento di perderla. Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. Ma, al tempo stesso, persevera come se fossi eterno..."

"Niente e nessuno potranno fermarti, tranne tu stesso !
Poiche' ogni uomo puo' essere il proprio migliore amico, e ogni uomo puo' essere il proprio peggior nemico..."

"Perche' alla base di ogni fortuna c'e' la fede di un uomo che ha creduto in se stesso, che ha creduto in un'idea, in un sogno, per quanto folle potesse sembrare agli altri.
Le circostanze esterne, anche se difficili, anche se avverse, non sono niente: esse non fanno altro che permettere all'uomo di mettere alla prova la fede che ha in se' stesso..."

"L'uomo si fa piu' male per cio' che esce dalla sua bocca che per cio' che vi entra. Fatti avaro delle tue parole. Impara a coltivare le virtu' del silenzio. Poiche' la chiacchiera e' un buco nella coppa della tua anima..."

"Persevera ! Il gioco vale la candela: la spina piu' dura difende la rosa piu' bella..."

..piccoli pensieri ....



..piccoli pensieri ..

E se l’aria si riempisse di magia … se un sogno prendesse forma in un istante qualsiasi, di una sera qualsiasi? Se in un attimo un sorriso mi ripagasse dell’antico dolore chiamato solitudine? Se tutto questo fosse reale ed il cielo fosse stato dipinto proprio per me … ma non solo per me … Sarebbe bello risvegliarsi da un sonno sereno e dire: “Buongiorno mondo … oggi vivrò!”

mi manchi figlio mio...ho bisogno di te, del tuo soriso del tuo abbraccio..

mercoledì 24 marzo 2010

..per Massimo...


Chissà se tu sei sereno.. Di te, ricordo e rivedo lo sguardo triste sempre inc..., le tue mezze parole, che non volevi dire, che non volevo capire, e mi hanno lasciata nel dubbio, ti voglio bene..mi hai detto e sei sparito nel un granello di sabbia. Chissa'......se sei felice chissa'......... se hai... trovata la tua strada, la tua giusta dimensione! Chissa'..... se hai ascoltato le mie parole i miei consigli . Chissa'........se quel tormento che c'era in te , e' scomparso dando spazio alla serenita'. Chissa'......... forse mai lo sapro'. Ma spero di esistere qualche volta nei tuoi pensieri....

IMPARERAI..


Imparerai ad accettare i tuoi fallimenti a testa alta e con lo sguardo in avanti,
con la grazia di un adulto e non con la tristezza di un bambino…
Imparerai che le circostanze e l’ambiente ci influenzano,
ma noi siamo gli unici responsabili di quello che facciamo...
Imparerai che non devi per forza confrontarti con gli altri ma col tuo meglio…
Imparerai che non è importante dove sei arrivato
bensì dove stai andando, qualsiasi luogo esso sia…
Imparerai che se non avrai il controllo della tua vita altri lo avranno per te…
Imparerai che maturare non centra nulla con l’età,
ma ha a che fare con quello che hai imparato dalle tue esperienze…
Imparerai che con la stessa severità con la quale giudichi
anche tu un giorno sarai giudicato...
Imparerai che il tempo non può tornar indietro
e quindi devi seminare il tuo giardino ed abbellire la tua anima oggi,
senza aspettare che qualcuno colori il tuo tempo...

...Allora capirai che puoi resistere a tutto, che sei forte
e che puoi arrivare molto più lontano di quello che pensavi
quando credevi di non farcela...
e capirai che nella vita non devi farti guidare
dalla paura di perdere quello che avrai conquistato,
ma devi avere solo il coraggio di affrontarla...

(Versi tratti dal brano "Imparerai" di Shakespeare)

sabato 20 marzo 2010


Ad una cena di beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di apprendimento, il padre di uno degli studenti fece un discorso che non sarebbe mai più stato dimenticato da nessuno dei presenti.

Dopo aver lodato la scuola ed il suo eccellente staff, egli pose una domanda:

'Quando non viene raggiunta da interferenze esterne, la natura fa il suo lavoro con perfezione. Purtroppo mio figlio Shay non può imparare le cose nel modo in cui lo fanno gli altri bambini. Non può comprendere profondamente le cose come gli altri. Dov'è il naturale ordine delle cose quando si tratta di mio figlio?'

Il pubblico alla domanda si fece silenzioso.

Il padre continuò: 'Penso che quando viene al mondo un bambino come Shay,handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta la grande opportunità di realizzare la natura umana e avviene nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino.'



A quel punto cominciò a narrare una storia:



Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un parco dove Shay sapeva che c'erano bambini che giocavano a baseball. Shay chiese: 'Pensi che quei ragazzi mi faranno giocare?' Il padre di Shay sapeva che la maggior parte di loro non avrebbe voluto in squadra un giocatore come Shay, ma sapeva anche che se gli fosse stato permesso di giocare, questo avrebbe dato a suo figlio la speranza di poter essere accettato dagli altri a discapito del suo handicap, cosa di cui Shay aveva immensamente bisogno.

Il padre si Shay si avvicinò ad uno dei ragazzi sul campo e chiese (non aspettandosi molto) se suo figlio potesse giocare.

Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e disse: 'Stiamo perdendo di sei punti e il gioco è all'ottavo inning.

Penso che possa entrare nella squadra: lo faremo entrare nel nono' Shay entrò nella panchina della squadra e con un sorriso enorme, si mise su

la maglia del team.

Il padre guardò la scena con le lacrime agli occhi e con un senso di calore nel petto. I ragazzi videro la gioia del padreall'idea che il figlio fosse accettato dagli altri. Alla fine dell'ottavo inning, la squadra di Shay prese alcuni punti ma era sempre indietro di tre punti.

All'inizio del nono inning Shay indossò il guanto ed entrò in campo. Anche se nessun tiro arrivò nella sua direzione, lui era in estasi solo all'idea di giocare in un campo da baseball e con un enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio salutava suo padre sugli spalti.

Alla fine del nono inning la squadra di Shay segnò un nuovo punto: ora, con due out e le basi cariche si poteva anche pensare di vincere e Shay era incaricato di essere il prossimo alla battuta. A questo punto, avrebbero lasciato battere Shayanche se significava perdere la partita?

Incredibilmente lo lasciarono battere.

Tutti sapevano che era una cosa impossibile per Shay che non sapeva nemmeno tenere in mano la mazza, tantomeno colpire una palla.

In ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il lanciatore, capendo che la squadra stava rinunciando alla vittoria in cambio di quel magico momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza.

Il primo tirò arrivò a destinazione e Shay dondolò goffamente mancando la palla.

Di nuovo il tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente la palla a Shay.

Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta colpì la palla che ritornò lentamente verso il tiratore.

Ma il gioco non era ancora finito. A quel punto il battitore andò a raccogliere la palla: avrebbe potuto darla

all' uomo in prima base e Shay sarebbe stato eliminato e la partita sarebbe finita. Invece...

Il tiratore lanciò la palla di molto oltre l'uomo in prima base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla.

Tutti dagli spalti e tutti i componenti delle due squadre incominciarono a gridare: 'Shay corri in prima base! Corri in prima base!'

Mai Shay in tutta la sua vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così raggiunse la prima base. Raggiunse la prima base con occhi spalancati dall'emozione. A quell punto tutti urlarono:' Corri fino alla seconda base!' Prendendo fiato Shay corse fino alla seconda trafelato.

Nel momento in cui Shay arrivò alla seconda base la squadra avversaria aveva ormai recuperato la palla.. Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla quindi sapeva di poter vincere e diventare l'eroe della partita, avrebbe potuto tirare la palla all'uomo in seconda base ma fece come il tiratore prima di lui, la lanciò intenzionalmente molto oltre l'uomo in terza base e in modo che nessun altro della squadra potesse

raccoglierla.

Tutti urlavano: 'Bravo Shay, vai così! Ora corri!' Shay raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario lo raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta. Nel momento in cui Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia. A quel punto tutti gridarono:' Corri in prima, torna in base!!!!' E così fece: da solo tornò in prima base, dove tutti lo sollevarono in aria e ne fecero l'eroe della partita.

'Quel giorno' disse il padre piangendo 'i ragazzi di entrambe le squadre hanno aiutato a portare in questo mondo un grande dono di vero amore ed umanità'.

Shay non è vissuto fino all'estate successiva.

E' morto l'inverno dopo ma non si è mai più dimenticato di essere l'eroe della partita e di aver reso orgoglioso e felice suo padre..

non dimenticò mai l'abbraccio di sua madre quando tornato a casa le raccontò di aver giocato e vinto.





ED ORA UNA PICCOLA NOTA AL FONDO DI QUESTA STORIA:



In internet ci scambiamo un sacco di giochi e mail scherzose senza che queste ci facciano riflettere, ma quando si tratta di diffondere mail sulle scelte della vita noi esitiamo.



Il crudo, il volgare e l'osceno passano liberamente nel cyber spazio, ma le discussioni pubbliche sulla decenza sono troppo spesso soppresse nella nostre scuole e nei luoghi di lavoro.



Se stai pensando di forwardare questo messaggio, c'è probabilità che sfoglierai i tuoi contatti di rubrica scegliendo le persone 'appropriate' o

'inappropriate' a ricevere questo messaggio.



Bene: la persona che ti ha mandato questa e-mail pensa che TUTTI NOI POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA.

Tutti noi abbiamo migliaia di opportunità, ogni giorno, di aiutare il 'naturale corso delle cose' a realizzarsi.



Ogni interazione tra persone, anche la più inaspettata, ci offre una opportunità: passiamo una calda scintilla d'amore e umanità o rinunciamo a questa opportunità e lasciamo il mondo un po' più freddo?



Un uomo saggio una volta disse che ogni società è giudicata in base a come tratta soprattutto i meno fortunati!



Ora tu hai 2 scelte:

1.cancellare

2. inoltrare



Possa questo giorno essere un giorno luminoso....

la speranza è...


Bisogna sempre aspettare ce cio' che si desidera si realizzi.
La speranza e' come una sorgente luminosa che, posta dinnanzi a tanti specchi, rifrange la sua luce in mille altre luci, si riflette in altrettante speranze quanti sono i desideri e i sogni che chiascuno ha di se'. La strada e' lunga e porta a mille soli

La sirena innamorata, racconto irlandese.


La sirena innamorata, racconto irlandese.


Secondo le vecchie leggende irlandesi le sirene portano sfortuna se i marinai le incontrano in alto mare, in tal caso verranno delle brutte tempeste o succederà comunque qualcosa di male.



C’è al riguardo una vecchia e curiosa leggenda irlandese:
C’era una volta una nave in viaggio per l’America e fu avvistata una sirena che la seguiva.



Dopo breve tempo venne una tempesta e il capitano disse:
“Questa sirena si deve essere innamorata di un marinaio dell’equipaggio, per questo ci segue; se sapessimo chi è potremmo darglielo e salvare le nostre vite.”
Così, tirarono a sorte, e venne estratto il nome di un uomo ma il capitano si sentì dispiaciuto per lui e disse che gli avrebbe dato un’altra possibilità.
Il giorno dopo la sirena li seguiva ancora, aveva un aria tristissima poiché le negavano il desiderio del suo cuore e la tempesta era ancora più forte e il vento ululava come il lamento di un anima in pena.



Allora tirarono di nuovo a sorte e venne estratto il nome dello stesso uomo.
Ma il capitano disse che gli avrebbe dato una terza possibilità.
Tuttavia il terzo giorno venne estratto ancora il suo nome.
Quando i suoi compagni lo stavano per buttare nelle acque ruggenti


lui disse: “lasciatemi solo per un pò ”, andò alla poppa della nave e cominciò a cantare una semplice canzone popolare irlandese ma così bella e armoniosa era la sua voce che la sirena ne rimase incantata e mentre lui cantava lei assunse un espressione assorta e malinconica ed anche il mare si calmò con lei.



Così il marinaio continuò a cantare e a cantare mettendo nel canto tutta la sua anima finchè la nave giunse in America.
Ma il marinaio da allora non cantò mai più.

giovedì 18 marzo 2010

mi manchi...

a mio padre


Vi è mai capitato di fermarvi a pensare intensamente a quella persona a voi tanto cara, a quel luogo, a quell’istante, a quei profumi nell’aria, a quelle luci, a quella musica...a quel lago...a quei riflessi, a quel sorriso … Si, solo un istante, un secondo che, come un granello di sabbia, scorre inesorabile nella clessidra del nostro tempo, della nostra vita … Quel momento lo terremo conservato in fondo al cuore per il resto della nostra esistenza....
E ora anche se tu sei solo luce, vivi nel mio cuore..

mercoledì 17 marzo 2010

IN BILICO


in bilico tra ieri e oggi..
in blico tra due mondi...
in bilico tra genio e follia..
in bilico tra falsi e santi dei..
in bilico tra distanza e ricordi...
in biico tra immaginario e realtà...
in bilico tra paradiso e inferno...
in bilico tra cattivo e buon gusto..
in bilico tra pace e guerra..
in bilico tra amore e odio..
in bilico tra pensieri e emozioni..
in bilico tra orgoglio e pregiudizio..


sul filo si vivono le più grandi emozioni..
semplicemente donna...

sabato 13 marzo 2010

AAA....


AAA; CERCASI DISPERATAMENTE CANDIDATA DISPOSTA A BACIARE PRINCIPE PER TRASFORMARLO IN ROSPO...

lettera a un bambino mai nato...


Perché avrei dovuto, mi chiedi, perché avresti dovuto? Ma perché la vita esiste, bambino! Mi passa il freddo a dire che la vita esiste, mi passa il sonno, mi sento io la vita. Guarda s'accende una luce. Si odono voci. Qualcuno corre, grida, si dispera. Ma altrove nascono mille, centomila bambini, e mamme di futuri bambini: la vita non ha bisogno né di te né di me. Tu sei morto. Forse muoio anch'io. Ma non conta. Perché la vita non muore....

venerdì 12 marzo 2010

incontrarsi

piccola anima indifesa



Piccola anima indifesa, non temere ci sono io a sorrergerti nei tuoi momenti difficili,

piccola anima indifesa non temere sentirai sempre le mie mani che ti accarezzano la schiena e ti coccolano

piccola anima indifesa sentirai sempre le mie dita affondare nei tuoi riccioli setosi a rasserenarti

piccola anima indifesa non temere lo sai che i nostri occhi comunicano tra loro, non c'è bisogno di parlarsi

piccola anima indifesa anche oggi nella disperazione totale appena mi hai visto ti sei rasserenato, ho visto la luce accenderti il viso quando mi hai scorto arrivare e mi hai teso la mano perchè io ti portassi via da tutta quella gente che tra divise e abiti civili rendevano la tua mente confusa

piccola anima indifesa non abbassare la testa quando fai cadere i lacrimoni enormi che bagnmano le tue guanciotte...io ci sono, sono vicino a te



piccola anima indifesa dai dammi cinque come al solito, come al solito dopo la tempesta

piccola anima indifesa...mia anima

due anime che si fondono in una sola

dai che uniti ce la possiamo fare

per sempre



....partire per pazzia, perseverare per amore, arrivare perchè si è creduto. questo è il segreto del "per sempre".

figlio..



Figlio,

goccia di cuore, venuto per rendera la mia vita vera

occhi grigi alla ricerca delle verità

piccolo cucciolo in un mondo da scoprire

la tua mano nelle mie

cresci, e quella mano scivola via.

Figlio, cammina a testa alta

la Vita è matrigna, ti impone le regole

cadi,

il mio cuore si ferma

tentenni, raccogli i pezzi e ti rialzi.....................

Figlio cammina, porta il tuo bagaglio

e quando nn sai, voltati

saprai sempre che c è qualcuno che ti ama

e segue ogni tuo passo

Figlio......................assapora la vita

impara dalle tue sconfitte,

e gioisci dei tuoi successi.

giovedì 11 marzo 2010

..ovunque...


Addio mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito; tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te.....

mercoledì 10 marzo 2010

libertà...


...ed anche le farfalle nella loro breve esistenza si tingono di mille colori e volano libere nell'aria .....

....ed anche noi nella nostra vita dobbiamo cercare di essere libere un po' piu' spesso dai mille pensieri e riempire il nostro cuore di tanti colori

lunedì 8 marzo 2010

mentre ci si prepara per la festa della donna succede anche questo;Infibulazione – Il prezzo da pagare per essere una donna..


In alcune zone del mondo la parità dei diritti tra uomo e donna, l’emancipazione femminile e la libertà non ha trovato riconoscimento, in alcuni paesi esistono atti barbarici, pratiche disumane che negano non solo la libertà ma il principio di femminilità.

Una di queste pratiche è l’infibulazione che consiste nell’asportazione totale o parziale dei genitali femminili.

I paesi a maggior numero di donne che hanno subito o stanno per subire mutilazioni genitali sono: Somalia, Sudan, Sierra Leone, Gibuti, Gambia e Liberia. Questi sono solo alcuni dei paesi dell’ Africa dove questa pratica è diffusissima.

L’infibulazione comporta l’asportazione del clitoride, delle piccole labbra e delle grandi labbra e la cucitura della vulva. Generalmente la pratica viene fatta da sole donne ed il taglio dei genitali è compiuto da una donna anziana del villaggio ritenuta “l’esperta”.

La bambina è tenuta con le gambe divaricate, il taglio viene effettuato senza alcuna precauzione anestetica o disinfettante, al posto di tradizionali strumenti chirurgici, l’incisione si effettua con una lama, vetro affilato, schegge di metallo o forbici. Per disinfettare e cicatrizzare la ferita, viene usato succo di limone, tuorlo d’uovo e miscugli di erbe.

Le bambine dopo questa pratica devono anche fare attenzione a non bere molti liquidi, perché urinare diventa atroce, provocando un fortissimo bruciore. Se la donna sopravvive si può considerare “sessualmente pura” , questo è il prezzo da pagare per essere una donna!
Attraverso questa pratica, i rapporti sessuali sono impossibilitati fino alla defibulazione ovvero alla scucitura della vulva, che effettua direttamente lo sposo la notte del matrimonio.

Anche in questo caso, i genitori credono di fare un atto giusto e di amore verso le figlie. Le bambine, una volta date in spose non correranno il rischio di essere ripudiate.

L’Istat parla di 67.988 donne arrivate in Italia da paesi a tradizione escissoria , 40.000 donne sono già state infibulate mentre le restanti sono a rischio.

Fonte: La Stampa

ESSERE DONNE 8 MARZO...


“Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai”, scirve Oriana Fallaci.

Quale frase migliore per fare gli auguri a tutte le donne -?

Essere donna è come volare su una giostra, è un’avventura, un viaggio sull’onda del rischio, delle delusioni, dell’amore, delle conquiste, delle cadute, della maternità. Una sfida con se stesse. Donna? Una tigre sensuale, una volpe furba, una leonessa coraggiosa, una cagna fedele e sensibile, una puledra ribelle, una gatta gelosa. Donna figlia, madre, moglie, amica, sorella, nonna.

Marzo 1908, New York. Le operaie della fabbrica tessile Cotton scioperano per protestare contro le pessime condizione in cui lavorano e i soprusi che sono costrette a subire. Il proprietario, Mr. Johnson, l’8 marzo chiude 139 donne nella fabbrica, appicca il fuoco e centinaia di fanciulle private di diritti e dignità bruciano vive.

Questo è il motivo, che spesso è sconosciuto a molti, per il quale si celebra in modo intelligente e costruttivo (o almeno così dovrebbe essere) la festa della donna. Finalmente, dopo un lungo percorso tutto in salita, le donne fanno grossi progressi, lottano ancora oggi, ovunque, per affremare la propria indipendenza e autonomia, lottano per ottenere il diritto all’istruzione, al voto, al lavoro, alla libertà sessuale. Lottano con forza d’animo contro le discriminazioni maschiliste, lottano per abbattere i pregiudizi. Assetate dalla voglia di essere libere, di votare, di scegliere, di partecipare alle attività economiche, politiche, sociali e culturali del sistema, desiderose di diventare cittadine cosmopolite e poliedriche. Da materfamilias chiesa e casa, donna del focolare, diventa una donna indipendente economicamente che organizza le sue attività tra famiglia e ufficio. Una donna che cerca di ottenere con tenacia la parità dei diritti, l’uguaglianza socio-politica-economica.

Numerosi sono i movimenti che si muovono con svariate iniziative per sensibilizzare le persone alla parità dei sessi, al riconoscimento normativo dei diritti per tutelare la libertà di scelta, di manifestazione e partecipazione. Il movimento femminista nasce nel tardo XVIII secolo, proprio per il raggiungimento dei suddetti obiettivi. Donne non più subordinate agli uomini, donne artefici in maniera consapevole del proprio destino che continuano a percorrere un difficile cammino per ottenere libertà che sembrano scontate, magari imprigionate ancora dietro un burka, soggiogate da un culto religioso o dalla violenza dei loro mariti. Onore e merito va a quelle piccole grandi donne che contribuiscono ad arricchire il ruolo di una donna intelligente e rispettata: Rita Levi Montalcini, Alda Merini, Matilde Serao, Margherita Hac, Carla Fracci, Maria Montessori, Frida Khalo, Eleonora Pimentel Fonseca, Josephine Beauharnais, Anna Freud, Marie Curie e tante altre.

Con la speranza che altre migliaia di donne possano raggiungere gli stessi obiettivi di questi esempi, che hanno operato in ogni campo da quello medico fino a quello artistico, piccole grandi donne che hanno dato e continuano a dare un contributo alla società. Per tutte coloro che ancora vedono lontani la possibilità di raggiungere la libertà e l’indipendenza, con forza e coraggio aprite la mente alla cultura e ai nuovi orizzonti: scoprirete una dimensione suprema e idilliaca!