giovedì 29 dicembre 2011

Dopo domani finisce anche il 2011, tempo di bilanci..
Tutto intorno tace. L'anno 2011 se ne va. Mi chiedo:"Che cosa resta di quest'anno?" Faccio fatica a ricordare. Mi sembra sia stato tutto un vortice. Ho ancora qualche giorno per riflettere e fare il bilancio finale. Quante avventure quest'anno! Quanti ricordi belli e meno belli! Mi piace nel bilancio di questo 2011 ricordare alcune persone incontrate, nuovi affetti..nuove amicizie, e VOI..tutti voi che passate di qua che mi lasciate un cenno, un saluto..
Il tempo passa inesorabilmente senza accorgercene..mi chiedo come lo trascorriamo per la maggior parte del giorno, lavoro,casa...
ma quanto tempo spechiamo,quanto tempo facciamo mancare ai nostri affetti.
E penso anche a  quanto tempo si passa davanti allo specchio...
In uno dei suoi libri Osho afferma che se ti metti seduta dinanzi ad uno specchio al lume di candela e lo fissi senza battere ciglio il tuo viso comincera' a trasformarsi, mostrandoti i volti che hai avuto nelle tue vite precedenti.
Non ho mai fatto l'esperimento... potrei impegnarmi già da oggi però..
Pensate se una sera, prima di andare a letto, mentre state passando la vostra faccia a controllo per vedere se vi è spuntata qualche ruga, oppure mentre siete lì a constatare quanto la vita vi si sia stampata addosso in un'espressione che pensavate di non avere nemmeno nel vostro repertorio, vi accorgeste che la vostra immagine e' mutata...
Io quando mi guardo allo specchio, a volte non mi riconosco! Non riesco a credere che quella che mi sta guardando sia io.
Se potesse parlare quello specchio quanto potrebbe raccontarmi.Avete mai pensato che quell'immagine riflessa è solo una delle nostre facce, la somma delle nostre storie??? E lo specchio, lì immobile e implacabile... ce le sbatte tutte in faccia, nel bene e nel male...
il tempo scorre
secondi, minuti, ore, giorni, stagioni..  non si ferma, tutto scorre così velocemente.
Poi un giorno ci rendiamo conto che abbiamo speso maggiorparte del nostro tempo a fare cose che infondo non servono, senza lasciare spazio a ciò che è vermante importante..
L’unico modo per poterlo vivere è fermarsi ad osservarlo, solo in quel momento ci rendiamo veramente conto di cos’è che vogliamo ed è l’unico modo di trascorrere in felicità la propria vita..
Buon 2012 a tutti

domenica 25 dicembre 2011

ODIO IL NATALE

 

A Natale siamo tutti più buoni, recita un vecchio detto popolare. Niente di più falso! Massimo non si è fatto sentire, non l'ho visto, CATTIVO!!!

e questo è il 5 Natale...
ODIO IL NATALE..
sono stata sola,praticamente tutto il giorno.. poi mi son decisa di andare a Messa.
forse è stata la prima volta dopo tanti anni..
ho lasciato cadere le lacrime, di tristezza, mi son  sentita persa, vedevo le famiglie unite. le mamme che tenevano per mano i loro figlioletti...
non è che odio solo il natate, odio la vita...odio vivere, odio esistere...
ma ho pregato..

sabato 24 dicembre 2011

Note stonate
sul pentagramma della vita
come carezze
troppo a lungo trattenute
a rincorrersi tra incastri di braccia,
mentre scorre il giorno
sul volto del mondo.
Magia è comporle,
musica oltre la melodia,
a cercare una chiave di violino,
in un infinito perdersi
di versi impressi su un foglio.
Nell‛archivio del cuore
non ci saranno più note
dal sapore di rovere antico,
né il dolore banale dei giorni,
ma rugiada che gocciola
su grappoli di ricordi
che io continuo a macerare
nelle fibre increspate dell‛anima.

martedì 20 dicembre 2011

Beato il figlio che ha ancora la mamma,
beato chi ne sente ancora la voce;
certo per lui la vita è molto più dolce,
perché l’amore di mamma è un babà.
La mamma è quel bene che non muore,
e t’accarezza pure se la uccidi;
allora lo capisci, quando non la vedi,
quando nel buio la chiami ma non c’è

lunedì 12 dicembre 2011

0009_christmas

mi piace questa immagine,la posto solo per questo
Buon Natale, Buone Feste...
ma io non lo sento,...non le sento più da anni ormai...

sabato 10 dicembre 2011



buongiorno a tutti : sabato 10 dicembre, il tempo corre ed il mese ha già due cifre....
manca poco alla fine dell'anno...e non è cambiato nulla!

mercoledì 7 dicembre 2011

…A volte le persone più forti al mattino, sono quelle che piangono di notte…
oggi ho letto questa frase, l'ho sentita un pò mia..

Svegliarsi alle 3 di notte, con l'ansia, il cuore alla gola che batte forte...sudata!
Ti ho sognato stanotte figlio mio, ti rincorrevo per le scale, ti chiamavo MASSIMO, MASSIMO...e tu accelleravi la tua corsa per fuggire lontano da me,
mi sono svegliata con le lacrime..
non sono più riuscita ad addormentarmi.
anche se son trascorsi ormai più di 4 anni,il dolore è immutato, uguale al primo giorno, intenso..
ti ho pensato tutta la notte, ho tenuto gli occhi aperti per rivederti nel buio della stanza..
sai Massi, non riesco più a dormire in un letto normale,devo per forza addormentarmi sul divano..mi da la sensazione di non notte...perchè temo chiudere gli occhi, ho paura di addormentarmi...perchè alla notte si "risvegliano i mostri"

domenica 4 dicembre 2011

solitudini esteriori

Essere grandi significa “partire”, partire significa “andare lontano”, andare lontano significa “ritornare
 
 
 

solitudini esteriori


Non parlero'
al vento
questa notte
lo lascero' sbattere
tra mute pareti  
e quando
schizzi di silenzio
ritorneranno
levero' l'eco
della coscienza.
Non ascoltero'
il vento
questa notte
spalanchero' l'anima
al grido dell'universo
e quando
sprazzi di luce
arriveranno
cantero' solo
di me stesso.

venerdì 2 dicembre 2011

Viaggiando a ritroso nella memoria constatiamo che molte cose continuano a esistere soltanto nel nostro ricordo. Il riaffiorare dei vecchi ricordi, o "effetto reminiscenza" è un fenomeno enigmatico. Sappiamo infatti che, col trascorrere del tempo, diminuisce la capacità di ricordare.



La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza...

La poesia è sempre nostalgia di qualcosa che si è perduto.



E’ il rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, la volontà di ritrovare il passato e di anticipare il futuro sulla base di ciò che una volta fu e non è mai più ritornato, è il desiderio di ripetere i momenti felici e di esorcizzare quelli sbagliati, infausti, infelici, paurosi, assurdi....

mi manchi massimo, mi manchi e mi manchi tanto tanto tanto tanto tanto....

mercoledì 30 novembre 2011

martedì 29 novembre 2011

un pianto di una madre

Massimo non torna, non tornerà più da me, ora lo so,,
me ne ha dato ora la conferma indirettamente mia figlia..forse l'anno prox andrà a vivere con la sua morosa..
l'ho perso per sempre..
Santoiddio dove sei? A volte urlo, ma Tu non mi senti...
Mi sento male,male...
oh Dio,quanto dolore dovrò ancora sopportare..
non resisto..
mi è caduto un macigno nell'anima, l'aria si è fermata in gola..
odio la vita, odio vivere...
odio me stessa...
non posso andare oltre.
lo so che l'importante è che lui stia bene..che non importa il mio dolore di madre,
le mamme sono nate per soffrire, così dicono,
non importa che a tutt'oggi io non sappia cosa gli ho fatto...
dovrebbe non importare niente, e ringraziare il Signore perchè lui sta bene..
invece no...
urlo il mio dolore, urlo la mia rabbia..
ma tu non mi senti, lui non mi sente... nessuno mi ascolta...
cosa devo fare?
voglio sparire..mai come adesso, mai come ora...
sono trascorsi più di 4 anni...e io sono morta sempre un pò di più da allora..
è una morta silenziosa la mia, nessuno se ne accorge, nessuno la percepisce,
la trasmetto qua..so che non mi legge quasi nessuno, so solo  che il mio dolore rimane scritto,che questo è il mio sfogo...
voglio una carezza, voglio sentirmi dire che tutto non è perduto..
voglio un abbraccio...
non riesco a superare da sola questo momento, ed è per questo che entro qua..
per "liberarmi" un pò, sto così male che non riesco a fermare il tremore,
a rientrare le lacrime..
non riesco più a camminare dritta, il mio passo si è fatto curvo, sotto il peso del dolore..
ho nel cuore un desiderio che non mi porta da nessuna parte... 

Ascoltami o Signore,o  portami via con te...

domenica 27 novembre 2011


Forse domani
l'alba del nuovo giorno
non sarà così nera,
forse rivivrà nell'animo tuo
il sole distrutto dal pianto.
Io solo vivrò più muto
come l'erba calpesta della strada,         
seppellendo nel buio infinito
il tuo sorriso di un tempo.
Una nube tutto distrusse,
e di noi,
delle nostre speranze
e del nostro amore
aride foglie e animo disfatto

dal web!!!

venerdì 25 novembre 2011

... se piangiamo significa che siamo ancora vivi...
chi si sa ancora commuovere per felicità o per dolore sta tenendo accesa la fiamma umana, quell'alito di infinito che ci anima....


e se è vero ciò, questo significa che continuo a vivere, che continuo a sperare....nonostante tutto


lunedì 21 novembre 2011

Allora disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio”. Poi disse al discepolo “Ecco tua madre”..................

: “Ho sete!” Gli offrirono una spugna intinta di aceto. O Gesù vittima d’amore, tu hai sete dei nostri cuori. Tu ricevi rifiuti… Alla tua sete d’amore, offrono il fiele del peccato e l’aceto dell’indifferenza!

venerdì 18 novembre 2011

Ramo di Salice
si piega su pietra...
Lasciami andare o spezzami...
Vivo di dolore profondo,
uccidimi di pace...
Ma ti prego
raccogli le mani a calice
e ruba anche il mio ultimo respiro...
Chiudilo in ampolla di cristallo
e affidalo ad acqua corrente...
Così...
Lasciami andare...
O Vivimi!


dal web
Con soffio di luna
e luce d’aurora
accarezzo l’anima tua
solinga.
A tratti, sorridi
e i tuoi passi
muovi verso me,
ma l’incedere è incerto,
s’arresta.
Torni sui tuoi passi.
E io ho solo
la voce del silenzio..
.

dal web

domenica 13 novembre 2011

Si, ho fatto finta di niente, per dieci giorni, quasi ci sono riuscita,ho fermato il cuore, i pensieri..ho ignorato le emozioni, ho evitato i ricordi..
non ho voluto vedere niente, ho creduto di poter vivere lo stesso, e stavo bene. ho recuperato un kg..il volto ha ripreso un'espressione più rilassata, tant'è che mi sento chiedere se ho fatto un lifting.. :-)
Ho vissuto..ho voluto vivere, mi sembrava di avere le ali, mi sentivo sollevata, il dolore si era attenuato un pò...avevo deciso che quest'anno avrei rifatto l'albero di natale dopo 4 anni...mi dicevo me lo devo, è giusto così..
ma stasera ho avuto un crollo inaspettato..non ce l'ho più fatta di fingere con me stessa.. mi è bastato vedere un ragazzo che potrebbe essere stato  lui, mio figlio MASSIMO..le lacrime imprigionano il cuore,le ferite  son tornate   profonde, sto male, sto proprio male,Oggi è di nuovo uno di quei infiniti giorni. Mi sento stordita dal dolore, un vuoto assoluto. Mi manca tanto il mio Massi..rivoglio il  suo sorriso, la sua voce..le sue carezze, i suoi bacini...il ti voglio bene mamma!
attendo il suo ritorno,nel frattempo  spero  di sentire almeno la suavoce,di ricevere un sms..invece  l' assenza continua,tra  le notti  oscure e  i giorni  i mesi e gli anni che si allungano sempre più, senza vedere il volto,il  sorriso  sentire la sua  voce...
Figlio mio, lasciami rivedere il tuo viso da bastardello, da rompi... da tutto quello che vuoi, ma da figlio mio ...
le mie lacrime scorrono,  bussa alla porta....torna, almeno un pochino!
mi manchi da morire,il dolore toglie il fiato, vorrei addormentarmi,non svegliarmi più, trovare pace...Mentre scrivo il mio viso è rigato di lacrime, prego che Dio mi dia la forza per andare avanti, ogni tanto faccio fatica  ma continuare a crederci,..
ogni tanto mi arrabbio con Lui...ogni tanto lo prego.. ogni tanto,,.

sabato 5 novembre 2011

notte


A tutti è dovuto il mattino,
ad alcuni la notte.
A solo pochi eletti
la luce dell'aurora.
(Emily Dickinson)

venerdì 4 novembre 2011

.. Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde ...

Casualità, coincidenze...Coincidenze predestinate o fatalità casuali... Esiste un progetto? Era qualcosa che doveva capitare? Il destino è già scritto? Oppure il destino è qualcosa che uno si crea con le proprie mani e  l' importante è crederci" come dire : Il carattere di un uomo è il suo destino..Io penso che  ogni essere umano  nasce dotato di una sua struttura  che si completerà inevitabilmente  nel confronto con la realtà in cui vive e sarà influenzato dalla cultura e dall'ambiente esterno...Quindi in noi  ci sono dei fattori innati ma c'è anche una inevitabile modifica da parte di fattori esterni che portano ad essere quello che sei e quello che fai divenendo artefice del nostro  destino. ..


....camminare su un tappeto di foglie gialle. sola. seguendo il flusso dei  pensieri,  mescolandoli  alla polvere dei giorni...mentre fuori il mondo scorre ....


martedì 1 novembre 2011

mercoledì 26 ottobre 2011

l'ultimo dei mohicani..

All'inizio dell'autunno mi capita spesso che i ricordi del passato tornino prepotentemente  vivi nella mia mente. Sarà per i colori caldi,  per la temperatura che cambia, per i giorni più corti,per le prime goccioline di nebbia..per il profumo di caldarroste che alla sera sopraggiunge..dando quella sensazione di caldo tepore, di partecipazione...A volte mi  capita anche mentre guido, ascoltando la radio, mentre c’è quella certa canzone che mi ricorda sempre qualcuno o qualche periodo della mia vita, note indelebili, catalogate dalla mente, è proprio così. sempre...  Capita... con i colori...con gli odori,..con i profumi...si capita...
                    


E' capitato anche domenica sera, alla Sagra d'autunno di Noventa Pad.na. mentre si passeggiava lungo il viale,colmo di colorate bancarelle, di sapori.. di odori..di musica!
E c'erano loro...gli indiani d'america che suonavano la loro struggente musica..
Io non resisto..mi fermo, dono loro una decina di  euro e chiedo se mi possono gentilmente suonare  "l'ultimo dei mohicani".... accettano, iniziano subito a suonarla; io non  mi trattengo più, sento scendere vergognose le prime lacrime,..
Capita....
E, penso a tanti anni fa, quando si andava  a Bardolino, sul lago di garda,  a trovare i miei genitori in vacanza..e si passeggiava di sera dopo cena, con tutta la famiglia,  io tenendo  per mano Massimo..mentre  Silvietta signorinella bella camminava davanti a tutti curiosa... io guardavo mio padre felice di averci tutti attorno..
Ricordi..di estate serene...
e c'era sempre in sottofondo "l'ultimo dei mohicani"...
mi manchi sai papà..mi manca quel tuo sorriso felice, quel tuo modo un pò strano d'essere padre...
e mi mancano tante cose....e mi mancano quei giorni...

capita...............

venerdì 14 ottobre 2011

PERDONO;
Il perdono è un gesto umanitario con cui, vincendo rancori e risentimenti, si rinuncia a ogni forma di rivalsa di punizione o di vendetta nei confronti di un offensore.
Perdonare? quante volte dopo aver subito un'offesa, un torto, un'aggressione, superata la rabbia iniziale ci chiediamo se perdonare o meno?
Chi non sa perdonare spezza il ponte sul quale egli stesso dovrà passare.
Perdonare è liberare un prigioniero e scoprire che quel prigioniero eri tu..
Ma c'è chi ritiene che il perdono sia caratteristica dei deboli, degli incapaci, e c'è chi lo ritiene pericoloso per l'equilibrio psicologico della persona, causandone la  nevrosi..
C'è chi concede il perdono come gesto di bontà, empatia, altruismo, c'è anche un utilizzo pragmatico del perdono, a scopo personale, sembra che perdonare produca sollievo eliminando la relazione d'odio che lega vittima al carnefice...
Si perdona parzialmente, già sempre a metà.. e mai totalmente..ovvio che la capacità di perdonare è legata pure all'entità dell'offesa subita o dal torto subito,e dall'importanza che riveste la persona che "offende"..
E se il perdono richiede tempo? quanto tempo? il tempo di "sbollire"? il tempo di elaborare il torto subito? Ma sappiamo perdonare?
Dimenticare significa Perdonare?  Perdonare significa dimenticare?
... quante volte noi sappiamo  chiedere perdono?



cambiamenti..tutto va...

Avete mai notato quante cose cambiano nel corso della nostra vita? A volte sono così piccole così e impercettibili che non te ne accorgi neppure, a volte sono grandi rivoluzioni che ti stravolgono la vita..
Cambiano le aspettative, i bisogni, le esigenze e le priorità. Cambiano i sentimenti e ciò che diventa importante davvero...
Ti accorgi che quello che resta non è per una stagione ma per sempre. E cambia insieme a te, ti vede crescere, gusta le tue lacrime e i tuoi sorrisi.Assapora la tua vita e ha paura se la vita vuole portarti via.

Nella vita cos'è davvero di importante e irrinunciabile? Poche cose. Tutto va e viene...tutto scorre .. Guardando alle spalle di quelle che se vanno si dimenticano gli odori, i sapori, i colori. Lentamente. Lentamente sfuma tutto...
Scompaiono nella nebbia le delusioni, i tradimenti, i silenzio di un vuoto a perdere
Scompaiono nel gelo le parole non dette..le aspettative disilluse...
Scopri in una ruga che non avevi nuova stagione che se ne va...
E ci si riscopre forse più determinate a non sprecare il tempo, a non illudersi più, a non desiderare l'inutile...ad apprezzare i nuovi doni ..i nuovi colori..i nuovi sapori..
Non accettando quello che c'è nel mezzo, tristi ombre oscure...
Non si accettano alternative solo per la fretta di possedere al più presto. Per la paura della solitudine...
Ci sono valori per cui lottare e restare. E sentimenti inconfondibili ed insostituibili.
Niente è davvero importante per chi dà poco valore a ciò che valore ha...
Ascolto il mio cuore nel silenzio dei miei pensieri: aspetto...

giovedì 13 ottobre 2011

Oggi nasce dal mio cuore questa riflessione: sappiamo  davvero noi interrompere  un’esperienza che condiziona in modo negativo la nostra vita per realizzare  o dare forma a qualcosa di positivo?Sappiamo essere obiettivi osservatori  dell’intero processo della nostra vita? Il tempo passa più velocemente quando siamo immersi nell’attimo. Se invece attendiamo qualcosa con morbosità ci proiettiamo fuori del presente dimenticando di vivere la realtà, sognando illusoriamente ciò che ancora non é. Per questo il tempo ci sembra lungo: gli attimi che si susseguono ci appaiono superflui e vorremmo non ci fossero. Essi invece ci sono, ma non ci siamo noi.

sabato 8 ottobre 2011

La speranza è la forma umana del delirio. (E.Cioran)


Niente resoconto su ciò che è stato, niente preventivi su ciò che sarà.Non sono mai stata brava in matematica, al passato guardo   tra somme e sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni, ma non dimenticando nulla, questo è certo. Per il futuro continuerò a prendere ciò che arriverà, nel bene e nel peggio. Al caso mi lamenterò anche se normalmente mi incavolo di brutto, sono fatta così, oppure gioirò, giusto un po'..,proprio un pò.
Che troppa gioia non è di questo mondo, non per me almeno...
E in fondo non mi aspetto più di tanto...da tanto...


venerdì 7 ottobre 2011

 

Ci sono notti silenziose come questa
dove tolgo la maschera e lascio le lacrime  accarezzarmi il volto.
Notti dove persino una lacrima  fa rumore
cadendo nel vuoto del mio dolore
Dove i pensieri escono e non vanno a toccare il cileo
 Notti dove l'eco delle urla del mio soffrire s'affonda nel buio del tormento
Notti dove  mo annego  nell'acqua dei ricordi
Notti dove ogni strappo dell'anima è largo come il cuore
Notti dove le luci di una nuova alba mi lasciano in silenzio, 
nell'oscura tristezza
ci sono notti....

                                                         

                                                                                                                        

giovedì 6 ottobre 2011

7 ottobre 1989...
Ricordi....ricordi.... tanti ricordi,infiniti ricordi..
Perche' i ricordi inesorabilmente battono
con un ritmo insistente,alla porta del mio cuore
Non sgarrano di data, non sfugge mai a loro questo giorno.....
oggi, ora che tutto  sembra' finito, svanito,impossibile da recuperare
nella nebbia degli anni, ma voi precisi come sempre
tornate a farmi rivivere cose che non ho più
cose che bruciano l'anima..che rigano il volto..
E' dura questa sera per me..mi sta assalendo una tristezza infinita...lacrime,gocce salate di dolore..
mi gira la testa, ho le vertigini..
il mondo non si ferma, gira, continua a girare...
non voglio sentire rumori,non oso ascoltare musica...
voglio  silenzio..un muro di silenzio, non udire ..non sentire..
voglio non provare dolore stasera,..
voglio non vivere..
voglio non ricordare
voglio non pensare
voglio te, il tuo volto tra le mie mani..
solo questo
voglio....................
mi gira la testa, mi vien da vomitare...
ho il vuoto sotto i piedi..
il nulla che mi prende..
di che colore è il dolore?
che sfumatura ha la tristezza?
sto peggio...
AUGURI FIGLIO MIO, BUON COMPLEANNO!!!
rico-clip:  I’ve been hurting since I bought the gimmick about something called love by harold.lloyd _n Flickr.

Ho già tanta  voglia di Natale, anche se siamo solo ai primi giorni di ottobre..
Spero che  quest'anno il Bambin Gesù mi possa portare ciò che più desidero...
C’era questa spiaggia fatta di granelli di parole non dette, con un milione di persone sedute a guardare davanti a sé, le mani e i piedi affondati in scuse mai pronunciate e frasi giuste trovate giorni dopo il necessario. chiesi a un tizio dove eravamo e mi informò che quello davanti a noi era il mare dei ricordi. lo ringraziai, e andai a sedermi un po’ in disparte, aspettando l’alta marea, ed eravamo un milione e uno....

Ombrello al sole - G.F.G. Liminare_206 25.jpg

martedì 4 ottobre 2011

massimo!

Siamo tutti così limitati che crediamo sempre di avere ragione. (Goethe)
Alza gli occhi, lo so che non mi vuoi vedere.
Hai perso gli ultimi spiccioli di parole, caduti dalla tasca bucata dei tuoi pantaloni e credo ti tremino le mani mentre, ad artiglio, ancora trattieni il rancore.
A me trema la voce e anche il cuore.
Perché una volta, eravamo io madre,tu figlio...

Si dice che il silenzio faccia comunque rumore, si dice che il silenzio, a volte, valga più di mille parole o pesi più di esse.
Io l'ho sempre abbinato alle sfumature dei molti colori che, secondo me, lo compongono e così, attraverso i colori il silenzio parla, fa rumore, grida, impreca, tranquillizza, abbraccia e consola.
Ci sono i silenzi bianchi, che sono quelli dell'anima, meditativi e introspettivi. A volte, possono sfumare verso il grigio nelle sue varie tonalità, chiaro, perlaceo, fumo di Londra, per poi sfociare nel nero più assoluto, quando toccano, via via, sempre più in profondità, la parte più recondita e nascosta del nostro essere. Quella che ci avvicina all'Inferno. E allora diventano silenzi di pietra, pesanti, insopportabili, freddi, quasi impossibili da condividere.
Ci sono i silenzi blu, quelli della ragione, che digradano dal blu di Prussia all'azzurro ghiaccio, quando giungono a vette estreme. Sono silenzi pieni di interrogativi, che fermentano in un lavorio mentale che, a volte, sfocia in risposte, mentre altre, ci lasciano sconfitti e disorientati.
Ci sono i silenzi rossi, quelli dei sentimenti, i più inflazionati. Qui le gradazioni sono praticamente infinite. Si parte dal silenzio rosso primario, quello che, a volte governa mentre altre è governato dall'amore e dall'odio, le due facce di un'unica medaglia.
Le sue sfumature vanno dai silenzi rosso fuoco, che bruciano immensi, alimentando le passioni, a quelli da nuvoletta rosa, che si confondono con il battito aritmico del cuore, a quelli tendenti al violetto, tristi e amari della gelosia e della paura. E poi il vermiglione, che tinge i perfetti silenzi amicali e il silenzio carminio della delusione, del pianto e dell'orgoglio.
Poi ci sono i silenzi gialli, legati all'umore. C'è quello giallo paglierino, caldo e piacevole, come le bollicine frizzanti di un bicchiere con la schiuma morbida che tracima da una bottiglia di birra quando la agiti troppo e l'allegria riempie i nostri occhi e la nostra giornata. C'è il silenzio giallo sole, profondo e assoluto, quando la felicità ci abbaglia, quello giallo terra di Siena, immenso, quando la serenità ci appaga e quello giallo tendente al citrino quando il rancore ci investe e lo sentiamo, acido e corrosivo ustionarci la gola...

E poi c'è il silenzio che si muove, che gira, che ubriaca e ti costringe a riaprire gli occhi, perché nessuno, ma proprio nessuno, è in grado di reggere a lungo un silenzio che non chiede. Soprattutto se il silenzio è proprio il tuo. E allora si pronuncia qualche frase a caso, qualche parola sconnessa solo per darci la certezza di poter ancora parlare, di essere ancora, in qualche modo, vivi...
Infine c'è il silenzio arcobaleno, quello misericordioso e profondo del perdono.

lunedì 26 settembre 2011



Quando avrai permesso alle immagini che amavi di perdere la voce,di perdere la luce di un ricordo. e quando il ricordo stesso non sarà che una scatola vuota che fisserai attonito come un oggetto sconosciuto, solo  allora saprai del tuo castello di carte e si sfoglierà piano come un soffione in un vento girellaio e inquieto....



domenica 25 settembre 2011

mi manchi

Vorrei imprecare, vorrei urlare,vorrei mille cose.
stasera  Massimo mi manchi, mi manchi... lo sto urlando forte. sto piangendo, non volevo più piangere .. basta lacrime mi dicevo.
invece ecco che stasera il dolore riaffiora tutto, forte impetuoso, sta tracimando,come un fiume in piena,come ieri, come sempre.
mi sento sola,senza il mio cucciolo d'uomo..
mi manca il respiro, l'aria..
mi manchi tu, mi manca sentirmi chiamare MAMMA...
ho male al cuore...respiro a fatica..
faccio fatica a vivere...
a volte fingo una serenità che non è, a volte voglio dimenticare...ma è solo finzione,,


Massimo ti prego, ti prego pensami almeno un pochino,
Massimo ti prego cercami..
Massimo Massimo Massimo amore mio, figlio mio... anima mia,cuore mio, vita mia!!!

MI MANCHI,,,sto male senza di te,,non vivo senza te,,,il tempo si è fermato a quasi 4 anni fa..
voglio una tua carezza,voglio la tua mano tra le mie, stringerti forte al cuore...
sussuare, urlare... sono felice perchè sei qua...
voglio dirti: TI VOGLIO BENE...nulla è cambiato, sei sempre tu!!!

massimo ti prego.........ti supplico.....
stasera non riesco a controllarmi, non riesco a fermare le lacrime,
stasera vorrei sparire per sempre.....


lunedì 19 settembre 2011

Spesso ci sono più cose naufragate in fondo a un’anima che in fondo al mare.

domenica 18 settembre 2011

sabato 17 settembre 2011

È una bellissima poesia che ci fa riflettere che se chi si irrita con qualcuno, subito lo giudica. Sta guardando solo un aspetto di questa persona, su un suo atteggiamento unendo l’ azione e gli errori con l’essere umano. Si emette il giudizio “ Non vale nulla, si vedono solo pietre “
La  sua vera essenza sarà nascosta a chi giudica così.


Non giudicare e non sarai giudicato.

 

                                                       
Non amare il florido ramo,

non mettere nel tuo cuore


la sua immagine sola:


esso avvizzisce.


Ama l’albero intero,


così amerai il florido ramo,


la foglia tenera e la foglia morta,


il timido bocciuolo e il fiore aperto,


il petalo caduto e la cima ondeggiante,


lo splendido riflesso dell’amore pieno.


Ama la vita nella sua pienezza: essa non conosce decadimento.

                                                                                         Krishnamurti

non dire mai più...

Non dire più che ti senti in basso perché la vita è fatta per salire
Non dire più che sei ignorante perché la vita è fatta per imparare
Non dire più che hai molti difetti perché la vita è fatta per migliorare.
Non dire più che la sfida è scomoda perché ti fa conoscere il lato migliore del tuo essere
Non dire più che la fede è inutile perché la vita ti offre a credere  in qualcuno o in qualcosa.
Non dire più che detesti la sofferenza perché ti dona la consapevolezza che sei vivo e hai i sentimenti
Non dire più che hai paura della solitudine perché ti aiuta a conoscere te stesso
Non dire più che non hai la forza perchè l’ottieni dall’energia che è in te .
Non dire più che non sai amare perché gli altri ti amano per quel che sei.
Non dire più che sei inutile perché il mondo ha bisogno di te
Non dire più che sei vecchio perché conservi gli ideali e l’entusiasmo da donare ai giovani.
Non dire  più che sei infelice   perché la felicità nasce  dal tuo essere..
Non dire mai più!




ode per chi continua a sperare...

venerdì 16 settembre 2011

la cassetta degli attrezzi del diavolo

La storia racconta del diavolo, che un bel giorno,decide di mettere in vendita gli attrezzi del suo lavoro. C’è la daga della gelosia, la mazza della rabbia, ci sono le armi della lussuria, della violenza, dell’odio, della gelosia.
Ognuna etichettata con il suo prezzo.
In un angolo c’è poi un piccolo cuneo di legno, che costa da solo più di tutti gli altri.
"E quello cos’è? "
"Quello è il cuneo dello sconforto"- risponde il diavolo.
"Perché costa così caro? "
“Perché è l’unico su cui posso sempre fare conto se tutti gli altri falliscono”- rispose il diavolo, aggiungendo “Se solo riesco a infilare questo cuneo nella mente di una persona, esso aprirà la porta a tutti gli altri, non c’è nulla di così mortale come lo sconforto!”

Prestiamo attenzione al potere distruttivo dello sconforto, troviamo chi o che cosa ci può dare incoraggiamento…


giovedì 15 settembre 2011


Alcuni dicono ch℮ il termpo sana tutte le ferite.
Io non sono d'accordo.
Le ferite rimαngono.
Col tempo, la mente, per proteggere ...se stessα, le cicatrizza, 
e il dolore diminuisce, mα non se ne νanno mai.

domenica 11 settembre 2011

Pessoa
La vigilia di non partire mai
per lo meno non ci sono valigie da fare
né si devono fare progetti per iscritto,
con la scorta involontaria delle dimenticanze,
per la parte ancora libera del giorno dopo.

Non c’è da fare niente
la vigilia di non partire mai.

Che grande quiete che non ci sia nemmeno più nulla
per cui desiderare la quiete!
Che grande tranquillità, quella che neppure si preoccupa
perché, povero tedio, è passato il tedio
e si è arrivati deliberatamente a niente.
Che grande allegria di non dover per forza essere allegri,
come un’opportunità rovesciata.

Da quanti mesi vivo
la vita vegetativa del pensiero!
Tutti i giorni sine linea…

Quiete, sì, quiete…
Grande tranquillità…
Che riposo, dopo tanti viaggi fisici e psichici!,
poter guardare le valigie chiuse come fossero niente!
Sonnecchia, anima mia, sonnecchia!
Approfittane, sonnecchia!
Sonnecchia!

E’ poco il tempo che hai! Sonnecchia.
E’ la vigilia di non partire mai…

Per evolversi la vita deve fare male.
Il dolore è una terraferma.
L’uomo sicuramente può contare sul dolore perchè è l’unica cosa,
da sempre...
La gioia è errabonda.
Da tempo ho una febbre insolita,
una febbre che brucia..
Sono diventata adiposa e grassa come una qualsiasi donna ansiosa,
e non so più fare miracoli,
proprio perchè non so più soffrire.
E’ il dolore che ci fa crescere ed è il dolore che ci fa morire..
Se togliamo il dolore,
togliamo il tavolo sul quale mangiamo ogni giorno..
Senza dolore finiremmo costretti a mangiare per terra…..
 

venerdì 9 settembre 2011

Quando il sole sorgerà io ti ricorderò;

tu, al tramonto della luna,

ti prego, rivolgimi un pensiero...



 
Nella casa di fronte a me e ai miei sogni
che felicità c’è sempre!

Vi abitano persone sconosciute
che ho già visto senza vedere.
Sono felici, perché esse non sono io.

I bambini, che giocano sugli alti terrazzi,
vivono tra vasi di fiori,
eternamente, senza dubbio.

Le voci che salgono dall’intimità domestica
cantano sempre, senza dubbio.
Sì, devono cantare.

Quando è festa qua fuori, è festa là dentro.
E così deve essere laddove tutto si adatta:
l’uomo alla Natura, perché la città è Natura.

Che grande felicità non essere io!

Ma anche gli altri non penseranno così?
Quali altri? Non ci sono altri.
Quanto pensano gli altri è una casa
con la finestra chiusa, o se si apre,
è perché i bambini possano
giocare sulla veranda inferriata,
tra i vasi di fiori
che non ho mai visto quali fossero.

Gli altri non sentono mai.
Chi sente siamo noi,
sì, tutti noi,
perfino io, che ora non sento più nulla.

Nulla? Non so...
Un nulla che fa male...





Fernando Pessoa - Nella casa di fronte a me e ai miei sogni

giovedì 8 settembre 2011

Non siedo con uomini falsi
    e non frequento i simulatori.
Odio l'alleanza dei malvagi,
    non mi associo con gli empi.
Lavo nell'innocenza le mie mani



Oggi è la Natività della Beata Vergine. e io sono stata a Messa,  stamattina alle 11,00 puntuale ero  al Santuario dedicato a LEI, alla Mamma di tutti noi.
Era da tanto che non andavo a Messa, diciamo che se oggi ci sono andata è perchè mi ha spinta mia madre (eh si, alla mia veneranda età  devo ancora  "ubbidirle", ma lo faccio volentieri)..
Mi sono ritrovata in un'atmosfera che avevo quasi dimenticato tra fede, speranza, e la parola di Dio.
Ho ascoltato la predica, che non ho trovato affatto noiosa,anzi..il prete poneva l'accento sul fatto che tante cose hanno perso significato, anche tra  le piccole cose, tipo quando  incontriamo una persona per strada e le auguriamo il BUONGIORNO, lo facciamo esclusivamente per abitudine,per obbligo...per educazione.
Ma quanto è bello sapere che l'augurio ricevuto  è sincero, sentito.. che ci augurano felice giornata, con il senso reale dell'espressione?
Poi mi son persa, nei meandri dei  miei pensieri, dei miei ricordi, mi sono ritrovata quasi ipnotizzata a guardare la statua della Madonna, avevo gli occhi colmi di lacrime..
Ho iniziato a pregare per le persone a me care, le volevo nominare tutte,dalla mamma,ai miei figli, ai miei fratelli.i miei amici, il mio compagno...mamma mia, quanta gente!!! e ne avevo ancora..da "presentare" alla Madonna, ah e il moroso di Silvia.. addirittura ho pregato per il mio ex marito.  Non  ho voluto chiedere  "miracoli" o "grazie" per nessuno, ma l'ho  supplicata di dare benessere fisico e spirituale a tutti...
Non ho pregato per Massimo, nel senso che non ho chiesto alla Madre di riportarlo a me...Le ho chiesto di averlo presente, di aiutarlo a superare ostacoli, difficoltà che potrebbe sempre incontrare nella vita..di dare luce al suo cuore...
Ho pregato tanto per mio padre, per la sua anima,
e l'ho sentito vicino a me,tanto che mi sembrava di vederlo...e questo è stato per me oggi,  il mio GRANDE miracolo..




mercoledì 7 settembre 2011

...le lacrime esistono al di là della luce,
al di là della pesantezza,
e persino al di là del silenzio.
E' allora che piangiamo per davvero:
lachrimae verae.
Da questa eloquenza silenziosa
nasce una conversazione infinita.
Parola sensibile,
parola necessaria e impossibile,
la lacrima ha questo di paradossale:
più è discreta, più significa, e più sfiora,
più ci tocca nel profondo.
Stranamente silenziosa,
chiaramente visibile,
risolutamente sospesa,
è una scrittura che esiste solo
nelle sue cancellature...

Jean Loup Charvet - L'eloquenza delle lacrime




lunedì 5 settembre 2011

Questi miei pensieri accartocciano la mia anima

pensati e scritti

smarriti tra le pieghe del blog

scivolano tra i post

nel rumore del tempo. . .


  

sabato 3 settembre 2011

oggi sono arrabbiata!

Stamattina alle 10,30 al mio paese hanno celebrato il funerale di un ragazzo di 20 anni!Morto per un incidente stradale qualche giorno fa! sembra a seguito di un malore. un bravo ragazzo,studente universitario,lavorava in paese per pagarsi gli studi!
Non volevo andare al funerale e sembrare la solita curiosa che si apposta alle porte della chiesa per frugare tra i  vari volti , per dire poi  c'ero anch'io!
Non si specula il dolore..è indignante..
E comunq mi dicevo neppure lo conoscevo..perchè andare al funerale?
Perchè eventualmente piangere per un figlio di un'altra?
Ho già il mio di dolore....
Erano tutte scuse, per non sentire  il dolore addosso di una perdita, peggio della mia, più forte della mia, più insopportabile della mia...infinitamente più grave della mia!
Perchè il mio dolore dev'essere unico, e nessuno lo può sentire, capire, comprendere..tutto il resto è nulla il niente...
quante cazzate.. scusate il linguaggio. ma oggi è d'obbligo!
Ho tirato avanti, pulendo casa, inventandomi mille lavori  trascurati, quindi da svolgere obbligatoriamente entro oggi!
Invece la vocina che mi sussurrava;: vai a rendere omaggio a Daniele, vai perché anche la tua presenza può lenire il dolore di una madre, il sostegno l'amore, è la forza per andare oltre...ha vinto..
pigramente mi son vestita, ma non di nero, ma in jeans bianche con camicia rosa a righette bianche,
e ho deciso di andare in chiesa; impossibile entrare, impossibile sostare sul sagrato, impossibile respirare...tanta,tantissime persone,tanti amici, forse tutti il paese che si stringeva attorno alla famiglia in questo giorno di lutto.
Ho scelto di assistere al funerale dall'altra parte della chiesa.ascoltando la funesta celebrazione dagli alto parlanti...
Ho sentito la madre parlare, omaggiare il figlio..parole forti di dolore ma pure di orgoglio:
mi ha toccato questa frase:
SIAMO  E SAREMO SEMPRE ORGOGLIOSI DI TE...per sempre..
orgogliosi di un figlio!| che bella cosa, se pur nella tristezza più infinita..
Un flash, e mi sono ricordata di questo bimbetto sui dieci dodici anni... ho inviato un messaggio a mia figlia, le ho chiesto se questo ragazzo fosse anche amico di Massimo!
mi ha risposto; l'aveva visto solo una volta quando era entrato in negozio dove Daniele faceva il commesso, per acquistare un prodotto..
Mi è crollato il mondo!
CAZZO, e scusate ma ripeto per rafforzare il mio pensiero CAZZO CAZZO E ANCORA CAZZO... mio figlio viene in paese, qua da me, come niente fosse a pochi metri da casa mia....
e io?
dove sono?
esisto?
chi sono?
..........................
sono rimasta senza fiato...altro pugno sullo stomaco, altro intenso dolore..
non ho voluto più rispondere al messaggio di Silvia, che dirle?

.......................
nel frattempo il funerale terminava, gli amici di Daniele erano pronti a lanciare in cielo tanti palloncini bianchi..
ho visto la madre di Daniela composta nel suo dolore, abbracciata dall'immenso affetto del paese completo..teneva per mano il marito e l'altra figlia, bianca e pallida..ma dignitosa seguire il feretro portato sulle spalle dagli amici più intimi che indossavano una maglietta bianca con stampata la foto di Daniele...
Oh se mi son scese copiose lacrime..
Avrei voluto correre ed abbracciare questa madre forte, coraggiosa,madre amata, dalla famiglia e da tutti noi..
Ovviamente non l'ho fatto.. mi sono trattenuta..
e ho pensato:
Questa madre sta seppellendo il figlio, questa madre non sta piangendo,almeno non ora,, questa madre  orgogliosa del proprio figlio..
ha perso PER SEMPRE il figlio, non lo vedrà più. non sentirà più la sua voce, la sua gioia le sue tristezze..
Le è stato tolto il suo frutto, la sua anima...

E io chi sto piangendo ogni giorno da quattro anni a questa parte?
UN CRETINO EGOISTA...FIGLIO DI UN BASTARDO ...
sono arrabbiata... si sono NERA!!!
tanti calci in c..o  a tutti e due!
oggi è così...

Silvia che nel frattempo mi invia un altro sms con scritto: SEI arrabbiata con me?

SI, SI CHE LO SONO..mi hai portato via MASSIMO, l'hai tolto assieme a tuo padre a me TUA MADRE. ..
non  hai fatto nulla in questi 4 anni per riavvicinarlo un pò a me...già la vita è uno schifo di suo..già la vita riserva sempre sorprese amare. già la vita è breve...
ma voi non avete voluto, è faticoso pensare e  a voi è andata bene così...avete voluto così....
è stato più facile così..  Ed è  per questo COSI' che io  ho sofferto , tanto tanto tanto...quattro interminabili anni persi....ogni giorno è stato difficile per me..


oggi sono io che faccio pena a me stessa..


e ora si che PIANGO, ma piango per me.,... oggi piango solo per ME,,,









giovedì 1 settembre 2011

NUOVA VITA

Non posso naufragare
in sorrisi che non donano.
Non voglio rincorrere domande di senso
nel passaggio di istanti vuoti.
Passerà
anche questo giorno incerto
senza fare male.
A tutti spetta
almeno un grammo di salvezza.
Tu sei il mio.

mercoledì 24 agosto 2011

maledetta tristezza, maledetta solitudine..
stasera, sto male.
ho il vuoto attorno a me, una voragine..
i miei sogni sono nuvole di vento
i miei giorni sono calendari vuoti dove non è più  scritto il tempo
il tempo passato ha avuto il suo peso....
i miei pensieri sono strade di silenzi lastricate di dolore..
le mie lacrime non sono  state asciugate
i miei silenzi non sono ascoltati..

sono sola!!!



il peso del tempo e del passato

lunedì 22 agosto 2011

domenica 21 agosto 2011

Stanze vuote questi giorni in fila indiana la tristezza avanza ancora come lenta carovana.Sabbia e vento nello stomaco svuotato dalle piccole speranze .....Signore dammi la forza e il coraggio .................


                

Un passo verso l'infinito

Stasera ho voglia di una poesia che mi racconti una situazione
un episodio della tua vita, un dramma, una storia d'amore
una poesia che mi renda partecipe
e trasmetta emozioni anche a me.

Stasera ho voglia di una poesia che mi faccia viaggiare
che mi descriva una città o una zona collinare
dove io non abbia bisogno di carte
ma solo di fiducia verso di te.

Questa sera, invece, voglio una poesia surreale
che sfruttando la mia immaginazione
non mi faccia restare
nei limiti del normale
ma mi permetta di superare
questa barriera materiale
per aprirmi la strada
verso una vallata.

Oltre quella cascata
vedrai un'arcata
con una porta serrata

Né la forza, né il desiderio
riusciranno ad aprirla,
la sola chiave che occorre
è la nostra fantasia.

sabato 20 agosto 2011



                            Dirompente questo silenzio 

                                                  abbraccia i miei sogni mi percuote mi...sventra.

                                 Dirompente questo silenzio non chiede permesso…entra.


domenica 14 agosto 2011

luna-piena-mare-notturno.jpg...ieri sera luna piena, padrona di un cielo perfetto. si rifletteva sul mare, che se la mangiava e dal fondo restituiva luce d'argento. luna da poeta...
Luna aiutami a non dimenticare i sogni:
con cuore da bambina guardare fra le nuvole
senza sentire il dolore che fa la vita sotto i piedi