martedì 31 maggio 2011

martedì 24 maggio 2011

Possibile che si debba bere il calice amaro della sofferenza fino in fondo per capire il più delle volte?
Possibile che solo così si aprano gli occhi? Proprio quando la realtà cruda ti precipita addosso.
E' triste lo so, ma meglio che restare con gli occhi chiusi...

sabato 21 maggio 2011

Abiterò i tuoi sogni,
se solo tu vorrai…
Nel mio bagaglio a mano,
legato con lo spago dei pensieri,
io porterò con me
in traslochi immaginari
segreti di cristallo,
occhi di cielo e mare,
sussurri ovattati,
nascosti a tutti gli altri
Solo con sguardo e cuore,
io mi farò comprendere
e donerò, al principio
del tuo giorno,
lieve risveglio,
la voglia di conoscere
nuove città dell’anima
e l’inesausta fame di trovare
quel sentirsi appieno
compenetrato spirito,
il viversi finalmente dentro


dal web

Tutto scorre…..
tutto passa….
anche se nell’attesa
ogni ora par mille ….


martedì 17 maggio 2011




OGGI: SONO STANCA, DELUSA, DISPIACIUTA, MI ASPETTAVO UN CENNO..UN MESSAGGIO...UN TIEPIDO SALUTO..
ANCORA NIENTE..
E MI SENTO NIENTE..

lunedì 16 maggio 2011

oggi è il mio compleanno..

Oggi è il mio compleanno.
sto ricevendo tanti messaggi di auguri, ma davvero tanti, non mi aspettavo questa partecipazione,mi sento avvolta in un abbraccio caloroso, di vero affetto..
ho aperto la mia pagina su fb, e ci sono già decine di messaggini. nel cell lo stesso.. Silvietta mia mi ha telefonato, riesce sempre ad emozionarmi.
Insomma tutti bravi nel ricordarsi di me, almeno oggi..
ma...
già...
è
il 4° senza ricevere gli auguri da mio figlio!
e stanotte l'ho sognato, un sogno in bianco e nero..
mi sono svegliata col cuore in gola, un sogno comunq bello, dove Massimo dopo un incontro freddo, addirittura offensivo, poi, però mi chiedeva scusa e mi veniva accanto per stringermi al suo cuore: dicendomi MAMMA ABBRACCIAMI...





sabato 14 maggio 2011

Un uomo ha bisogno
della sua provvista
di sogni



.

mercoledì 11 maggio 2011

AMARE SIGNIFICA;





Ma amare una persona

significa pensare che lei viene prima di tutto



Se non avessimo abbastanza cibo darei a te la mia parte

se avessimo pochi soldi, piuttosto che acquistare

qualcosa per me, comprerei quello che tu desideri



Se mangi qualcosa di buono tu,

è come se avessi la pancia piena anch’io

se sei felice tu, allora lo sono anch’io



Questo significa amare una persona

credi che esista qualcosa di più importante?



A me non viene in mente nulla



(Kyoichi Katayama)

AVREI POTUTO ...

Non riusciremo mai a comprendere

il significato di questa frase.

Perché in ogni momento

della nostra vita

ci sono cose che

sarebbero potuto accadere,

ma che alla fine

non sono avvenute.

Ci sono istanti magici

che passano inosservati

quando, all’improvviso,

la mano del destino

muta il nostro universo.

(Paulo Coelho)

risveglio...

A un certo punto del proprio cammino capita a tutti, mi chiedo, di avere una vaga sensazione di “risveglio” ? Di capire all’improvviso, che tutte le certezze avute per gran parte della vita sono provvisorie?


domenica 8 maggio 2011

AUGURI MAMMA!!!!

"........a tutte le mamme

dov'esse sono...

sulla terra, per coccolare,

nel cielo per proteggere.... "




...MAMMA...

Mamma. una mamma a metà...ecco quella che sono.
Stanchezza infinita che tocca questo mio cuore ferito..mai guarito, sempre pronto a perdere gocce di dolore.
Questa mia eterna continua sofferenza, che da quasi quattro anni non mi abbandona più.
E oggi è ancora più forte, scrivo, e mentro batto la tastiera di questo mio pc, unico vero amico..scendono copiosamente lacrime che mi rigano il volto, sono lacrime fredde stranamente, lacrime che non solo solcano il mio volto, ma che ancora una volta "graffiano il mio cuore"..
Vorre un regalo oggi uno solo: MASSIMO..voglio lui, voglio mio figlio, voglio abbracciarlo, voglio sentire il profumo della sua pelle, voglio lui semplicemente lui, non mi interessa altro..
Cosa sto ancora sbagliando con te figlio mio?
ti devo cercare? dove.. se mi hai tolto ogni tipo di contatto..
cosa devo fare per poter rivedere quel tuo volto che amo.quel tuo volto di chi vuol sempre essere forte e duro..
Oggi mi manca il tuo dirmi; mamma abbracciami..mamma stringimi..
Signore se ho colpe, toglimi tutto, proprio tutto ma fammi rivivere dell'amore di mio figlio...
Questo quarto anno di lontananza è ancora più straziante.
La tragedia che si somma a questo mio male d'anima, è che nessuno lo capisce, che nessuno mi dice una parola che mi possa far sperare, possa smorzare questo maledetto fuoco che mi brucia dentro.
Coma fai oggi figlio mio, a non pensare che anche tu hai una madre?
Come farai oggi a non sentire nel cuore la mia voce, come farai oggi a fingere che è un giorno come un' altro?
Angelo di Dio, ti prego porta questo mio messaggio d'amore a mio figlio, fagli arrivare al cuore la mia pena,
portagli un mio bacio, come vento sottile avvolgilo dell'amore che gli porto e che non gli posso dare..
Io oggi mamma a metà..
oggi domenica 8 maggio 2011

Festa della Mamma
Serve una Frase per farle gli Auguri?

Anche se il mio cuore esulta per l'amore che ieri mi ha dimostrato mia figlia.provo un qualcosa che non so spiegare, uno strano groviglio, metà felice, metà triste..non riesco a sorridere..ora le mie lacrime sono diventate calde..
sento questo dolore al cuore, questo peso che porto, questo macigno diventato montagna..

oggi non ho più alcuna voglia di vedere, ne di sentire alcuno... lasciatemi sola. stretta abbracciata al mio doloe, ma questo mi fa sentire vicina a massimo..
sono pazza? oggi lasciate nella mia dolce follia di madre a metà.col sogno di viere un ABBRACCIO con il proprio figlio..

ti amo Massimo, ti penso..
tua mamma!
già tua mamma, questo non lo puoi cancellare MAI..



Sei nei miei pensieri,

Sei nella musica di questo assurdo silenzio,

soltanto sei…
figlio mio

sabato 7 maggio 2011

ti amo figlia mia!

Amo il tuo volto dolce,
amo il taglio perfetto dei tuoi occhi,
amo il modo che hai di sorridermi,
amo la tua voglia di avere una forza che non hai,
amo quello che solo tu sai darmi,
amo il destino che ti ha portato da me,
amo l'abilità che hai nel mantenere le promesse,
amo il tuo profumo che respirerei come se fosse aria,
amo le stelle che ogni notte ti dedicherei,
amo le canzoni che ascoltandole mi fanno pensare a te,
amo le mattine che mi sveglio sorridendo perché ti vedrò,
amo il tempo che passa veloce quando sto con te,
amo il mondo che abbiamo perché è solo nostro,
amo la tua voce che mi scalda il cuore,
amo la tua dolcezza che mi rende migliore ogni giorno di più,
amo il bene che mi dai e
amo te piccola mia, amo tutto l'amore che ti voglio.

Silvia, ti amo da morire
La tua mamma

oggi mi hai saputo colmare il cuore di una felicità infinita..
mi hai commossa fino alle lacrime..
un gesto, un pensiero, un dono... il tuo regalo per domani..
non me lo sarei mai aspettato..
ho visto in questo tuo dono tutto il tuo amore per me..
sei splendida Silvia..
e mi manchi già come l'aria..
e sto piangendo, ma questa volta sono lacrime di gioia.


.

venerdì 6 maggio 2011

Sindrome da alienazione genitoriale

MA DAI, ESISTE UNA SINDROME DEL GENERE, MA NON CI POSSO CREDERE!!!!!!
Oggi ascoltavo il programma di Mara Venier su rai1, quando per la prima volta ho sentito parlare di questa sindrome...
un padre si lamentava che NON vedeva il figlio da ben 5 anni!!!
e che nel comportamento del figlio riconosceva questa sindrome..
Ho pensato; ma guarda un pò, una sindrome per "giustificare" le cazzate che fanno gli ex a danno sicuramente del coniuge,ma
soprattutto ai figli.. qui di seguito andrò a descrivere come riconoscere questa patologia, ma il mio pensiero rimane uno solo: BUON SENSO, e un minimo di rispetto per la persona che ti è stata accanto nel bene e nel male negli anni, e soprattutto semplicemente perchè si parla di FIGLIO, e il figlio va salvaguardato.tutelato,è un bene prezioso nel quale non si può far ricadere nessuna colpa attribuibile all'ex compagno..
Si deve sempre e solo pensare al bene del figlio, che non deve essere baratto, non deve essere motivo di ricatto..
il figlio deve rimanere FIGLIO di due unità..di due genitori..
Se questa sindrome fosse reato chiederei l'applicazione dell'ergastolo a vita, a pane e acqua!!!





Sintomi

Richard A. Gardner, nella sua teoria, propone di basare la diagnosi di PAS sull'osservazione di otto sintomi primari nel bambino.

la campagna di denigrazione, nella quale il bambino mima e scimmiotta i messaggi di disprezzo del genitore alienante verso l'altro genitore. In una situazione normale, ciascun genitore non permette che il bambino esibisca mancanza di rispetto e diffami l'altro. Nella PAS, invece, il genitore programmante non mette in discussione questa mancanza di rispetto, ma può addirittura arrivare a favorirla.
la razionalizzazione debole dell'astio, per cui il bambino spiega le ragioni del suo disagio nel rapporto con il genitore alienato con motivazioni illogiche, insensate o, anche, solamente superficiali. Ad esempio, come scrive Gardner: "non voglio vedere mio padre perché mi manda a letto troppo presto", oppure "perché una volta ha detto cazzo".
la mancanza di ambivalenza è un ulteriore elemento sintomatico, per il quale il genitore rifiutato è descritto dal bambino come "tutto negativo", mentre l'altro genitore è visto come "tutto positivo".
il fenomeno del pensatore indipendente indica la determinazione del bambino ad affermare di essere una persona che sa pensare in modo indipendente, con la propria testa, e di aver elaborato da solo i termini della campagna di denigrazione senza influenza del genitore programmante.
l’appoggio automatico al genitore alienante è una presa di posizione del bambino sempre e solo a favore del genitore alienante, in qualunque genere di conflitto si venga a creare.
l’assenza di senso di colpa è il sesto sintomo: questo significa che tutte le espressioni di disprezzo nei confronti del genitore escluso, avvengono senza sentimenti di colpa nel bambino.
gli scenari presi a prestito sono affermazioni del bambino che non possono ragionevolmente venirne da lui direttamente, come l'uso di parole o situazioni normalmente non conosciute da un bambino di quell'età per descrivere le colpe del genitore escluso.
infine, l’ottavo sintomo è l'estensione delle ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato, che coinvolge nell'alienazione la famiglia, gli amici e le nuove relazioni affettive (una compagna o un compagno) del genitore rifiutato.
Altri quattro criteri diagnostici sono stati identificati in seguito:

Difficoltà di transizione nel momento in cui il figlio si separa dal genitore alienante per trascorrere il periodo di visita con il genitore alienato.
Comportamento antagonistico o distruttivo durante le visite presso il genitore alienato.
Legame patologico o paranoide con il genitore alienante.
Legame forte e sano con il genitore alienato prima che intervenisse il processo di alienazione.
Conseguenze

Richard Gardner afferma che, a suo parere, l'instillazione incontrollata di PAS sarebbe una vera e propria forma di violenza emotiva, capace di produrre significative psicopatologie sia nel presente che nella vita futura dei bambini coinvolti. Tra queste conseguenze, vi sarebbero gravi processi psicopatologici quali:

esame di realtà alterato;
narcisismo;
indebolimento della capacità di provare simpatia ed empatia;
mancanza di rispetto per l'autorità, estesa anche a figure non genitoriali;
paranoia;
psicopatologie legate all'identità di genere.
Terapie

Secondo Gardner, come qualunque altra patologia anche la PAS potrebbe presentarsi, nel momento diagnostico, con differenti livelli di gravità (PAS di grado lieve; di grado moderato; di grado grave), a seconda dell'intensità e dell'efficacia della programmazione. È responsabilità del terapeuta scegliere l'approccio adeguato: a seconda di quanto appropriata sarà (o meno) la terapia scelta, la PAS potrebbe infatti evolvere:

nel senso risolutivo (scomparsa dei sintomi e remissione completa);
nel senso migliorativo (con sollievo sintomatologico e remissione parziale);
nel senso di una stabilizzazione (in costanza di gravità della sintomatologia);
nel senso peggiorativo (aggravamento della patologia, fino allo stato di “morte vivente” – Gardner - della relazione fra genitore alienato e figlio).
La strategia migliore, come per qualunque patologia, risiede però nella prevenzione: ovvero, nella definizione di nuove regole del gioco nella dinamica relazionale. L'attuale sistema sociale di gestione del conflitto coniugale in alcuni casi può contribuire a creare il problema che vuole risolvere, e la migliore via d'uscita potrebbe essere l'entrare in una cultura della "condivisione della genitorialità".

[modifica] Cause

Gli aspetti di genitorialità nelle separazioni potrebbero essere chiaramente definiti, se si potesse comprendere appieno il concetto che, nella famiglia, esistono due "entità di coppia", distinte per diritti, doveri e responsabilità reciproche: la "coppia coniugale" e la "coppia genitoriale". Il "conflitto coniugale", quindi, non necessariamente può (o deve) scatenare anche un "conflitto genitoriale", ed eventuali contrasti fra le due entità potrebbero essere affrontati con l'ausilio della mediazione familiare.

In parte, le attuali regole che governano l'evento "separazione" possono contribuire a creare il problema. Per governare il mondo degli affetti ci si appoggia a volte infatti ad un "sistema globale degli antagonismi"; a meccanismi di conflitto giudiziario; ad una "verità processuale" con tanto di parte vincente contrapposta a parte soccombente. L'istituto dell'affido monogenitoriale, così largamente utilizzato nel passato (con il 90% di affidamenti esclusivi alla madre), è un elemento che rafforza la prospettiva in termini di "vincitore e vinto". Gli effetti della nuova legge sull'affido condiviso dei figli sono (al settembre 2006) tutt'ora da verificare. Anche se l'affidamento ad un solo genitore pare, in alcune regioni italiane, una soluzione ormai residuale, esiste comunque spesso la figura di "genitore residente".

Nel contesto giudiziario e, più in generale, all'interno del "sistema globale degli antagonismi", i figli assumono spesso il ruolo di "civili inermi" in una guerra di dominio: veri sconfitti di una visione ideologica che individua un nucleo coniuge/genitore/figli nel ruolo della vittima, ed il coniuge/genitore soccombente nel ruolo del carnefice violento e crudele. Un distacco dalla realtà degli affetti genitoriali, che - secondo le teorie di merito - potrebbe scatenare la Sindrome di Alienazione Genitoriale quando un genitore arriva a percepire i figli come non-persone: come mezzi, cioè, per acquisire maggior potere nel conflitto, oppure come strumento per dare sfogo e soddisfazione a sentimenti di rabbia e disagio propri della "coppia coniugale". È il passaggio all'atto, il superamento della percezione e la perdita dei confini del Sé, l'uso diretto dei figli come "arma relazionale" nel conflitto della "coppia coniugale", uno dei fattori che può portare all'insorgenza della PAS

la speranza..

...quando verrà
dal cielo dove si trova
una speranza di luce
una canzone nuova
qui in questa notte di note
a guardarmi la vita
dentro le mani vuote
ma che cos'è mai
che mi fa credere ancore
mi riga gli occhi d'amore
e mi addormenterà dalla parte del cuore ..


"...c'è un viaggio che
ognuno fa solo con sè
perché non è che si va vicino..."

mercoledì 4 maggio 2011

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.

Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte

cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono.
Ma oggi non ho nessuna intenzione di perdonare nessuno..di giustificare, di passare sopra, oltre.. di fingere..di camminare senza guardarmi indietro..

Oggi ho lo stomaco che si sta ribaltando, mi vien da vomitare...


Sono delusa, schifata.. amareggiata...semplicemente disgustata..rabbia, o mio Dio quanta rabbia oggi... mi rode, mi fa male, mi sta distruggendo..
vorrei che mi si aprisse un varco sotto i piedi e sparire, sparire, perchè certe delusioni fanno più male del più forte dei dolori..

Non riconosco nelle foto che vedo in Fb mio figlio...

Che tristezza!!!
E' il mio più grande fallimento..oh mio Dio, quanto mi sento inutile,impossibilitata....
Odio il mio ex marito, odio anche te silvia oggi,
mi avete portato via un figlio, e non siete in grado di accudirlo, di gestirlo...

OGGI HO TROPPA RABBIA NEL CUORE...
dico anzi urlo VERGOGNATEVI!!!!

lunedì 2 maggio 2011

la calla

Ho scoperto di avere un' amore spassionato per la calla..

"Le calle sono di nuovo in fiore. Un fiore strano, adatto a qualsiasi occasione. Le ho utilizzate il giorno del mio matrimonio, e ora le ho poste qui in memoria di qualcuno che è morto", spiegava Katharine Hepburn nelle vesti della protagonista Randall Terry, di elevata estrazione sociale, nella pellicola cinematografica ‘Palcoscenico’ (‘Stage Door’, 1937) diretto da Gregory La Cava. Con le sue parole riassunse l’ambivalenza della calla, iconica, ‘bella’ in greco da ‘kalos’, considerata simbolo della purezza sia della sposa all’inizio di una nuova vita a due, ma presente anche nelle corone funebri (in particolare in quelle dedicate ai giovani deceduti prematuramente) e coltivata nei cimiteri. La calla venne collegata anche alla purezza divina, alla beatitudine celeste, rappresentate nell’iconografia cristiana nei motivi sul manto della Madonna, ma anche, per la sua forma, fu considerata la tromba della Resurrezione dell’Arcangelo Gabriele. Altrettanto ambigua, oltre che sorprendente, è l’apparenza della calla fiorita in natura. Quello che sembrerebbe un fiore è un’infiorescenza primaverile solitaria composta da una vistosa spata, cioè una foglia modificata, di grossa dimensione (fino a 25 cm), colorata e brillante, lunga e a forma d'imbuto, che circonda uno spadice centrale eretto dai fiori minuscoli. Questo fu considerato un simbolo fallico dai Romani. La mitologia romana associò la calla a Venere e ai Satiri per l’ardore lussurioso: la dea della bellezza, dell'amore, della fertilità emerse dal mare e maledisse la perfezione di questo fiore temendone la rivalità, così che gli fece nascere un vistoso lungo spadice per abbruttirlo. La calla diventò simbolica dell’erotismo, della sessualità e della fertilità anche tra gli antichi Greci. Secondo un mito greco, la prima calla germinò da alcune gocce del latte materno cadute a terra dal seno di Era (o Hera), dea del matrimonio, mentre da quello sprizzato in cielo si formò la Via Lattea. Successe dopo che la dea si risvegliò e adirata allontanò colui che si trovò attaccato a poppare per assimilare i poteri della divinità: era Eracle, il figlio illegittimo avuto con uno stratagemma da Zeus – il re dell’Olimpo, padre degli dei, dio del cielo e del tuono, sposo di Era – con la mortale Alcmene, moglie di Anfitrione. L’origine della calla venne però anche attribuita alle lacrime versate da Eva mentre lasciava il Giardino dell'Eden e anche a quelle sgorgate dagli occhi della Vergine ai piedi della Croce. Una credenza popolare suggeriva invece di prevedere il sesso di un nascituro invitando una donna incinta a scegliere tra una calla o una rosa: se preferiva la prima – dall’evidente spadice considerato una connotazione maschile – allora avrebbe partorito un bambino, mentre alla seconda corrispondeva una bambina. L’interpretazione della sensualità della calla arrivò fino al XIX secolo, in epoca vittoriana, periodo d’oro per la diffusione del linguaggio dei fiori. Le calle diventarono portatrici di messaggi appassionati e segreti per la persona amata, senza ricorrere alle parole, in barba ai rigorosi codici sociali vigenti.

Eleganti ed esotiche, dal colore in forte contrasto con le foglie verde scuro lanceolate e lussureggianti, le calle sono sempre state preferite dalle spose in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto nella stagione primaverile, in quanto simbolo di femminilità, purezza e radiosità. Tra i cristiani, il colore bianco è anche considerato sinonimo di verità, rettitudine, verginità, rinascita e, quindi, ben rappresentativo della fede e della devozione degli sposi. Nonostante l’aspetto moderno e minimalista, negli anni ’30 la calla diventò di moda per i bouquet e gli addobbi floreali dei matrimoni eleganti. Fiore maestoso, predominante in un mazzo, prediletto come solitario in un vaso lungo e stretto nelle decorazioni domestiche, di intensa soddisfazione per chi lo coltiva, ricercato dagli home designer per la sua raffinata semplicità, la calla si presta a diverse soluzioni nelle organizzazioni dei matrimoni raffinati. Alcune spose scelgono le calle bianche in miniatura oppure un’unica lunga calla di raffinatissima semplicità come bouquet. Tre calle bianche, simbolo della Trinità, attorniate da tulipani bianchi o colorati, oppure di margherite, sono alcune tra le composizioni adatte agli addobbi floreali come ornamento all’altare e alle cappelle nelle Chiese, e anche nel ricevimento nuziale. Ma se la sposa preferisce tralasciare il tradizionale monocolore bianco, con la calla si può sbizzarrire con le varietà disponibili in sfumature in tonalità di giallo, arancio, rosa, rosso, bordeaux e viola scuro.



Ulteriori informazioni su : Calla - Fiori - significato dei fiori